Ora offriamo radiatori in ghisa tradizionali già predisposti con elementi riscaldanti elettrici e tappi terminali, per trasformarli in radiatori elettrici completamente autonomi. Queste unità vengono spedite preassemblate, ma sarà comunque necessario riempirle con acqua e completare l’installazione. Ecco come fare:
Importante: Si consiglia vivamente di affidare i lavori elettrici a un elettricista qualificato.
1. Installazione dell’elemento riscaldante

Inizia seguendo attentamente le istruzioni fornite con l’elemento riscaldante elettrico. L’elemento deve sempre essere installato nella parte inferiore del radiatore, in modo che rimanga completamente immerso durante il funzionamento. Non installarlo mai nella parte superiore.
Avvita l’elemento riscaldante nel tappo terminale inferiore corrispondente e assicurati che sia ben stretto e stabile. Utilizza una piccola quantità di Loctite (o un sigillante per filetti simile) per garantire una tenuta stagna. Lascia asciugare completamente il sigillante prima di procedere.
2. Montaggio dei tappi terminali
Monta i tappi terminali rimanenti all’estremità opposta del radiatore. Lascia aperto il tappo superiore sopra l’elemento riscaldante, oppure svitalo se necessario — sarà da lì che riempirai il radiatore con l’acqua. Anche in questo caso, assicurati che tutti gli altri tappi siano ben serrati.
3. Riempimento del radiatore con acqua

Prima di iniziare, inclina il radiatore in modo che il raccordo superiore (quello sopra l’elemento riscaldante) sia il punto più alto. Se il radiatore è abbastanza piccolo, puoi posizionarlo verticalmente su un’estremità. Attenzione: i radiatori in ghisa sono molto pesanti – sollevali solo con l’aiuto di un’altra persona.
Se il radiatore è troppo grande per essere sollevato in verticale, inclina l’estremità con l’elemento riscaldante per creare una leggera pendenza e appoggialo in modo sicuro, ad esempio su uno scalino.
Ora riempi il radiatore con una miscela di acqua e inibitore per impianti di riscaldamento (si consiglia, ad esempio, un prodotto tipo Fernox o equivalente disponibile in Italia). Quando pensi che sia pieno, scuoti delicatamente il radiatore o muovilo leggermente per far uscire eventuali bolle d’aria, poi rabbocca. Ripeti il procedimento finché il radiatore è completamente pieno e privo d’aria.
Infine, avvita e stringi bene l’ultimo tappo terminale – di solito quello con la valvola di sfiato.
4. Collegamento dell’elemento riscaldante
Ora l’elemento riscaldante deve essere collegato all’alimentazione elettrica.
Gli elementi a bassa potenza possono generalmente essere collegati tramite una spina standard italiana e inseriti in una normale presa a muro.
Gli elementi ad alta potenza (ad esempio 2,5 kW o 3 kW) devono essere collegati da un elettricista qualificato a un punto fisso tramite interruttore differenziale o magnetotermico, in conformità con le normative elettriche italiane (es. CEI 64-8).
Speriamo che il tuo nuovo radiatore elettrico in ghisa ti offra anni di comfort e calore. Con un’installazione corretta e una manutenzione adeguata, durerà a lungo e riscalderà con efficienza ed eleganza!